Davlak dixit, da “La Rete del Grillo”

 

Da un mese e mezzo circa le risposte migliori ai post del blog di Beppe Grillo vengono pubblicate in una pagina web “La rete del Grillo“. Questa bella iniziativa stimola l’informazione dal basso e incoraggia la libertà d’espressione. La risposta di un illuminato tale che si firma come Davlak è stata la migliore al post “Gli untori del CO2“. Ve la propongo perché chiude il cerchio cominciato che avevamo cominciato a tracciare coi precedenti post “500” e “500 bis“.

 Gli untori della CO2

Beppe, mi interesso di ecologia da 37 anni e ho per certo realizzato una convinzione: tutti ma proprio TUTTI gli interventi delle autorità diciamo così “competenti” per la riduzione delle emissioni dei veicoli dotati di motore a combustione interna sono finalizzati al rinnovamento del parco circolante, cioè, in buona sostanza, a far vendere più macchine per ingrassare l’industria, pena la morte economica del sistema industriale.
lorsignori, infatti, sanno benissimo che per produrre una UTILITARIA occorrono:

1) 200 tonnellate di acqua

2) circa 15.000 litri di combustibili fossili per l’energia necessaria al ciclo produttivo.

e su questo punto avrei due annotazioni da fare:

2a) nella combustione di quei 15.000 litri non si va tanto per il sottile riguardo alla qualità e quantità degli scarichi derivati (cioè l’inquinamento del ciclo produttivo), che sono 25 volte superiori a quelli che una vettura altamente inquinante (diciamo una euro 0) produce nel corso del suo utilizzo.
quanto suddetto vale indipendentemente se la macchina la produco elettrica o con motore a scoppio.

2b) una normale utilitaria, diciamo a benzina, con 15.000 litri di carburante percorrerebbe circa 200.000 km…

il che già vanifica tutto il bel ragionamento sulla convenienza di comprare auto nuove per inquinare meno…

ma manca ancora:

3) le auto sono fatte in gran parte di plastica, sono dotate di batteria, e bisogna pur metterci 5 pneumatici
tutte cose il cui ciclo produttivo, su base kilometrica, è 160 (centosessanta) volte più inquinante del kilometro percorso con la vettura euro 0.
perciò non ci raccontiamo fregnacce: se vogliamo inquinare di meno i sistemi sono assai più sensati della folle rincorsa al rinnovamento del parco auto: usare poco l’auto, andare piano, preferire una macchinetta sobria al SUV del menga, fare una manutenzione adeguata, possibilmente montare l’impianto a gas, etc.
il resto è solo industrialismo di rapina.

vorrei aggiungere delle considerazioni al mio post precedente (per capirci, quello attualmente più commentato):

in Danimarca, dove chi governa bada davvero agli interessi dei cittadini, è da decenni in atto una campagna di DISINCENTIVAZIONE dell’acquisto di auto nuove; sono talmente tassate che ti passa a voglia e ti prendi cura di quella vecchia che già possiedi…sarà mica perchè i governanti danesi hanno davvero a cuore la salvaguardia dell’ambiente, e non gli interessi degli industriali?
lì inoltre tutti hanno una bici e la usano il più possibile…e il clima non è certo quello nostro.
qui da noi le tassano, le bici, (vedi Modena e dintorni); propongono l’immatricolazione con la scusa di poterle assicurare contro i furti (io non so, a me una bici non me l’ha mai rubata nessuno e anche fosse me la ricompro al supermercato a 70 euro, piuttosto che dare i soldi ai pescicani delle assicurazioni col beneplacito dell’amministratore corrotto di turno…fanculo).
dice: lo fanno pure in Svizzera, di targare le bici…e ‘sti cavoli?

un serio e disinteressato amministratore della cosa pubblica, detasserebbe le auto VECCHIE (magari a patto che siano ben tenute, ma a riguardo: la revisione biennale a che cavolo serve se non a verificarne sicurezza e tasso di emissioni)…e piuttosto tasserebbe quelle nuove.
gli incentivi li dovrebbero dare a chi l’auto se la conserva bene, non al fesso che se la cambia a ogni giro di stagione, per averci su l’ultima dotazione con 15 air-bag illuminati a giostra e il bluetooth, il lettore DVD col monitor LCD e amenità varie.

euro 4, 5, 6 … e tutti lì ad abboccare alla storia dell’ambiente…la revisione bisognerebbe farla ai cervelli dei nostri governanti, sono quelli che hanno le emissioni nocive.
davide lak (davlak)