J.M. Barrie: Non sono abbastanza giovane per sapere tutto. Proviamo a tornare giovani con i progetti in cerca di collaboratori del Pennazzi’s blog (Un paio di piedi per tante scarpe):
Sono talmente ecologico da riciclare anche le idee! Mi risponde Goethe: l’uomo intelligente trova ridicolo quasi tutto, quello razionale quasi niente. Chiosa Caparezza: si vive di momenti tristi e divertenti, e non di momenti tristemente divertenti.
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Si domanda Giorgio Gaber: Ma se improvvisamente uno diventa giusto, come si comporta in questo mondo di sbagliati? Gli risponde Ernst Fritz Schumacher: Occorre vivere più semplicemente per permettere agli altri semplicemente di vivere. Chiosa H.D. Threau: Ciascono di noi è ricco in proporzione al numero di cose di cui può fare a meno.
Maggio: 2024
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Viviamo alla rovescia: non si lavora più per vivere, ma si vive per lavorare. Si scomoda addirittura Giove per darmi risposta, Odissea-Canto 1°: L’uomo chiama destino la propria imbecillità.
La decrescita è elogio dell’ozio, della lentezza e della durata; rispetto del passato; consapevolezza che non c’è progresso senza conservazione; indifferenza alle mode e all’effimero; attingere al sapere della tradizione; non identificare il nuovo col meglio, il vecchio col sorpassato, il progresso con una sequenza di cesure, la conservazione con la chiusura mentale; non chiamare consumatori gli acquirenti, perché lo scopo dell’acquistare non è il consumo ma l’uso; distinguere la qualità dalla quantità; desiderare la gioia e non il divertimento; valorizzare la dimensione spirituale e affettiva; collaborare invece di competere; sostituire il fare finalizzato a fare sempre di più con un fare bene finalizzato alla contemplazione. La decrescita è la possibilità di realizzare un nuovo Rinascimento, che liberi le persone dal ruolo di strumenti della crescita economica e ricollochi l’economia nel suo ruolo di gestione della casa comune a tutte le specie viventi in modo che tutti i suoi inquilini possano viverci al meglio. Maurizio Pallante
“Zeitgeist – The movie” è un video documentario di controinformazione a produzione indipendente e senza scopo di lucro. Per andare all’inizio del video clicca qui.
Zeitgeist tenta di far luce su:
1)L’origine delle religioni, in particolar modo sul cristianesimo e di come queste siano sin dai tempi piu’ remoti efficenti sistemi di controllo sociale.
2) Le stragi dell’11 settembre, la creazione del nuovo “mito” moderno del terrorismo, la paura come strumento di controllo delle masse.
3) Le attività delle banche centrali e dei grossi finanzieri che controllano ed emettono i nostri soldi (esercitando il signoraggio), il nostro futuro, un’elite che promuove guerre e crisi finanziarie, con lo scopo ultimo di creare un governo unico mondiale.
Film realizzato da Rodrigo Cortés; con Leonardo Sbaraglia, Chete Lera, Myriam Gallego y Luis Zahera.
Durissima critica al sistema finanziario. La storia di una persona che vince un premio miliardario in tv, per poi scoprire che essere miliardario costa. Film che mette in evidenza le falle della burocrazia e del sistema bancario.
Se volete continuare a guardarlo senza scaricarlo dal web proseguite a guardare nel tubo, jeropasos1 lo ha caricato tutto dividendolo in 8 parti che si reperiscono molto facilmente.
Il ciclo perpetuo del debito nel sistema bancario a riserva frazionaria…
La spirale del debito in un sistema bancario basato sulla “riseva frazionaria”…
Forse il problema sta nel fatto che gli enti e le istituzioni così come sono vanno bene ma è lo stravolgimento ai fini di lucro che se ne fa a renderle così vulnerabili? Qualsiasi ente e qualsiasi istituzione è pensato e fatto dagli uomini, forse sono loro a dover cambiare… Un Luciano Rispoli d’annata mi direbbe “Ma che belle parole!”.
…il reale potere politico non sta nel parlamento!!?
Mi alzo, ti alzi, ci alziamo ogni mattina per sfamarci ed emanciparci tramite il lavoro. Ma quali sono le logiche che ci costringono a lavorare? La spada di damocle del debito, schiava di un organizzazione sociale che ci vuole servi, servi del potere. Che sia di destra o di sinistra…
Quella del signoraggio bancario è una questione che vorrei capire una volta per tutte. Questione della quale finalmente si comincia a parlare con più proseliti e tranquillità.
Continua a leggere gli altri post sull’argomento nella categoria Signoraggio Bancario.
Dal blog di Beppe Grillo: Quarant’anni fa, Robert Kennedy tenne un discorso sulla reale ricchezza delle Nazioni e sul PIL. Tre mesi dopo fu assassinato.
Cos’è il PIL, il Prodotto Interno Lordo? Il misuratore della crescita della società? La trasformazione in denaro, un concetto astratto, della nostra salute, del nostro tempo, dell’ambiente? Nessuno ha mai calcolato il COSTO del PIL. I danni dei capannoni vuoti, delle merci inutili, dei camion che girano vuoti come insetti impazziti, della distruzione del pianeta. Nessuno ha mai stimato il valore del tempo perduto per le code, per gli anni sprecati a lavorare per produrre oggetti inutili. Per gli anni buttati per comprare oggetti inutili creati dalla pubblicità. Il tempo, la Terra, la vita, la famiglia (gli unici importanti) sono concetti troppo semplici per il PIL. Un mostro che divora il mondo. Lo mangia e lo accumula. Lo digerisce e lo trasforma in nulla. L’equazione PIL = ricchezza è un incantesimo. I prodotti inutili non diventano utili perché qualcuno li compra.
“Solo quando l’ultimo fiume sarà prosciugato
quando l’ultimo albero sarà abbattuto
quando l’ultimo animale sarà ucciso
solo allora capirete che il denaro non si mangia.” Profezia Creek.
Discorso di Robert Kennedy, 18 marzo 1968, Università del Kansas: Continua qui…
La mia risposta a questo post:
BIL, benessere interno lordo. Passare dal PIL al BIL, comincia muoversi qualcosa Beppe. Movimenti per portare al centro della vita l’uomo e non il capitale. Lo sai meglio di me Beppe, la Decrescita Felice l’hai letta anche tu. E l’economia alla Bubka la conosci meglio di me. Non è la destra, non è la sinistra, non è il bildenberg, non è il signoraggio bancario per cui continuano a romperti le palle. E’ sempre e solo lo stesso modo di muovere la massa. Appoggio quel che propone il blog perché nasce dal basso e opera per chi sta in basso. Non controlla ma organizza, unisce e crea rete. Ma tutt’intorno è ancora tutto incagliato tra propietà privata e stato. E l’unico sogno è mettere in cascina, ognuno la sua, il più possibile. Cazzo, ohps, tessuti cavernosi se son retorico, ma è proprio e solo tutto lì il trucco. Nella divisione in famiglie, che diventano ordini e caste. Il problema siamo noi il nostro immaginario colonizzato di cazzate. E’ impensabile che una mamma faccia la mamma solo perché non fa PIL, deve far carriera, ostia! E via a confessarsi e far la comunione, cosa dice il prete, ancora e sempre la solita cosa del perdono, della reciprocità, della parsimonia, della povertà. E che esperienza prova nella sua vita il prete? Rinuncia, non è un modello emulabile, nessuno vuole rinunciare. Non è positivo rinunciare. Vogliamo vivere! Ed è proprio tutto qui l’inghippo della decrescita. on è rinununcia è scelta! Scelta di risparmiarsi un monte di cazzate inutili per vivere meglio! Per dedicarsi a ciò che aumenta e migliora il valore della vita. Non si lavora più per vivere, ma si vive per lavorare, ci resta solo il petrolio per tornare a vivere, la sua fine e il ritorno alla natura, l’uso intelligente della tecnologia ed il buon senso contadino. Ci siamo quasi, o lo capiamo o sarà sempre e solo guerra. O lo capiamo noi dal basso e invertiamo la rotta o i Kennedy, i Gandhi, i King e i Lincoln continueranno a morire. Erigere Felicità questo è quel che dobbiamo fare!
Non hai avuto il mondo in eredità da tuo padre, ma in prestito per i tuoi figli! Quindi è ora di scegliere “Altro” perché quello che c’è puo’ essere migliorato cambiando in meglio: